penetrare [dal lat. penetrare] (io pènetro, poet. penètro, ecc.). - ■ v. intr. (aus. essere) 1. a. [spingersi (o portarsi) all'interno di un luogo, di un edificio e sim., con la prep. in: i ladri sono penetrati in casa] ≈ entrare, (fam.) infilarsi, infiltrarsi, insinuarsi, introdursi, (fam.) intrufolarsi. ↔ (region.) sortire (da), uscire (da). b. [avanzare in un luogo con azioni approfondite: le truppe penetravano nel territorio nemico] ≈ addentrarsi, incunearsi, spingersi. ↔ allontanarsi (da), ritirarsi (da), [con uso assol.] indietreggiare. 2. (fig.) [entrare a far parte di un ambiente sociale, culturale e sim.: mode che penetrano in tutti gli strati sociali] ≈ (non com.) allignare, diffondersi, divulgarsi, espandersi, impiantarsi, prendere piede, propagarsi. 3. (fig.) [pervenire alla conoscenza di qualcosa, con la prep. in: p. nei segreti della scienza] ≈ addentrarsi, capire (ø), comprendere (ø), decifrare (ø), decodificare (ø), intendere(ø), interpretare (ø). ■ v. tr. 1. a. [entrare dentro: un proiettile gli ha penetrato il polmone] ≈ attraversare, forare, perforare, trafiggere, trapassare. b. (non com.) [passare attraverso un corpo diffondendosi in esso: l'umidità penetra i muri] ≈ impregnare, intridere, permeare, pervadere. 2. (fig.) [giungere a conoscere nell'intimo: p. l'animo umano] ≈ capire, comprendere, decifrare, decodificare, intendere, interpretare. 3. (non com.) [congiungersi carnalmente con una donna, anche assol.] ≈ (volg.) chiavare, copulare (con), (fam.) fare l'amore (con), (volg.) fottere, (non com.) possedere, (volg.) scopare, (volg.) trombare.