penetrante
agg. [part. pres. di penetrare]. – 1. a. Che penetra, che ha la forza di penetrare, di entrare in profondità: una lama dalla punta molto penetrante; anche con valore participiale: ferite p. in cavità, nel linguaggio medico, quelle che si approfondano nella cavità cranica, pleurica o peritoneale, interessando talvolta organi importanti come il cervello, il cuore, i polmoni, l’intestino. In fisica, radiazione p., genericamente, radiazione elettromagnetica o corpuscolare di grande energia e quindi capace di penetrare profondamente nella materia, anche densa (sono tali le radiazioni X e gamma), oppure che deve questa capacità di penetrazione al tipo di interazioni che ha con la materia, come capita per una radiazione di neutroni; specificamente, denominazione della componente mesonica della radiazione cosmica, che è capace di attraversare cospicui spessori di materia. b. Con sign. estens.: un veleno ... istantaneo, penetrantissimo (Manzoni), di grande e immediata efficacia; e in senso fig., con riferimento a sensazioni diverse (tattili, olfattive, auditive): un freddo gelido, p.; l’odore acuto e p. dell’aceto, dell’etere etilico; una voce p., sia per l’acutezza, sia perché suadente, accattivante: la sua eloquenza era così calda, la sua voce così penetrante, ... che Elena fu invasa da una infinita dolcezza (D’Annunzio). 2. Con altri usi fig., che osserva attentamente, che non si lascia sfuggire nulla, o intenso, che arriva all’anima: sguardo p.; occhi vivi e p.; acuto, sottile, perspicace, capace di approfondimento: ingegno, mente, intelligenza penetrante.