penepiano
s. m. [dall’ingl. peneplain, comp. di pene- «pene-» e plain «piano»]. – In geologia, secondo la teoria dei cicli di erosione, lo stadio finale cui tenderebbe, a causa dell’erosione subaerea, ogni rilievo o insieme di rilievi, trasformandosi, dopo un lunghissimo periodo, anche di parecchi milioni di anni, in una zona pianeggiante, percorsa da incisioni fluviali, talora con rilievi residui formati dalle rocce più dure e resistenti. Secondo più recenti vedute, il processo completo sarebbe possibile solo in climi tropicali secchi, mentre in quelli umidi la presenza di una densa vegetazione proteggerebbe il terreno: gli antichi penepiani si sarebbero formati, alle medie latitudini, in periodi a clima secco verificatisi in più riprese fino all’era terziaria, o, in zone poco protette dalla vegetazione, in periodi di piovosità molto intensa.