pendere /'pɛndere/ v. intr. [lat. pendēre "pendere", confuso per la coniug. con pendĕre "sospendere, pesare"] (pass. rem. pendéi, non com. pendètti; part. pass., rarissimo, penduto; aus. avere). - 1. a. [essere attaccato in alto per un'estremità in modo tale che l'altra estremità tenda verso il basso, anche con la prep. da: il lampadario pende dal soffitto] ≈ penzolare, ricadere, [oscillando] ciondolare. b. (fig., giur.) [di causa, vertenza e sim., non essere risolta] ≈ Ⓖ protrarsi. ↔ chiudersi, concludersi, definirsi, risolversi. c. (fig.) [di pericolo e sim., essere imminente, con la prep. su: una grave minaccia pendeva sul loro capo] ≈ gravare, incombere, minacciare (ø), sovrastare (ø). 2. a. [essere inclinato rispetto al proprio asse, anche con la prep. da: il muro pende da una parte] ≈ inclinare, pencolare, piegare. b. (fig.) [essere tendente, favorevole, propenso, con la prep. verso: pende piuttosto verso il sì che verso il no] ≈ inclinare, propendere, tendere.