pellicino
s. m. [etimo incerto; la supposta derivazione da un lat. pedicĭnus «piede del torchio» incrociato con pelle sembra poco probabile sia dal punto di vista fonetico (per la pronuncia sdrucciola di pedicinus) sia sotto l’aspetto semantico], tosc. ant. – 1. Ciascuna delle cocche che, cucite a orecchia in sacchi o balle, ne facilitano la presa e il trasporto: pellicini sono quei quattro come quasi orecchi d’asino che si cuciono nella sommità delle balle due da ogni parte, a fine che elle si possano meglio pigliare e più agevolmente maneggiare (Varchi); prendere il sacco o la balla per il p., vuotare il sacco per i p., vuotarli completamente, e in senso fig. dire tutto quello che si sa, senza riserve; al contr., serbare qualcosa nel p., tacerlo: Or su, il resto vo’ tacere e serbar nel p. (Poliziano). 2. estens. Sacco, otre: Questo romito molti pesci prese Ed empienne la zucca e ’l pellicino (Pulci).