pedale3
pedale3 s. m. [uso sostantivato dell’agg. pedale1]. – 1. a. Organo di macchine sul quale si appoggia il piede esercitandovi una pressione, sia per trasmettere energia alla macchina (come nel caso della bicicletta), sia per mettere in funzione un meccanismo di comando o di regolazione: fare forza sui p., di una bicicletta; lo sport del p., per antonomasia, il ciclismo; il p. del freno, della frizione, dell’acceleratore, nelle autovetture (e freno a pedale, per distinguerlo dal freno a mano); macchina a pedale, macchina per cucire o altro meccanismo o congegno che si avviano e si fanno funzionare agendo su un pedale. Talora serve semplicemente per appoggiare il piede: p. poggiapiedi, di una motocicletta. b. Per analogia, nome di varî dispositivi sia meccanici sia elettrici, mediante i quali una macchina riceve impulsi o movimenti; per es., nella tecnica ferroviaria, i dispositivi, generalm. azionati dalla pressione delle ruote del treno, impiegati negli impianti di segnalamento e sicurezza: p. di occupazione, che impedisce l’ingresso di un treno in un tratto di linea (o una stazione) già occupato da un altro treno, mantenendo il relativo segnale di «via impedita», fino a quando il treno che ha occupato la linea (o la stazione) non passa sul p. di liberazione sbloccando il segnale; p. di sicurezza, che impedisce la manovra di un deviatoio quando questo è impegnato da un convoglio. 2. In musica: a. Denominazione di leve o congegni applicati a determinati strumenti (organo, clavicembalo, armonium, timpano, ecc.) e azionati dall’esecutore per mezzo di uno o di entrambi i piedi, al fine, per es., di mettere in funzione i mantici che forniscono l’aria (come nell’armonium), oppure per la registrazione e l’accoppiamento delle tastiere (come nel clavicembalo), ovvero per produrre le note più gravi (come nell’organo). In partic., nel pianoforte: p. di risonanza, il primo da destra, che provoca il sollevamento degli smorzatori e consente a tutte le corde di prolungare le vibrazioni; p. a una corda o del piano, il primo da sinistra, che riduce la sonorità nei pianoforti a coda spostando la meccanica in modo che ogni martelletto percuota una sola corda invece di tre per ogni suono, mentre nei pianoforti verticali avvicina tutti i martelletti alle corde, cosicché esse sono colpite da minore distanza e quindi con minore forza; p. tonale, posto in posizione centrale e presente in alcuni pianoforti a coda, che consente di lasciar vibrare solo alcune corde, mantenendone sollevati i relativi smorzatori; p. di sordina, presente al centro in alcuni pianoforti verticali, che serve a ridurre sensibilmente la sonorità dello strumento mediante un panno di stoffa che si frappone tra le corde e i martelletti. b. In armonia, la persistenza di uno o più suoni (p. semplice, doppio, triplo) per un numero più o meno ampio di battute nel basso (p. grave), nel mezzo (p. medio o centrale) o nell’acuto (p. acuto o superiore) dell’àmbito armonico, mentre nelle altre parti si svolgono armonie diverse, alle quali i suoni del pedale sono estranei. c. Negli ottoni (per es. il trombone), suoni-pedale, i suoni fondamentali della serie degli armonici. 3. Striscia di cuoio con le due estremità cucite insieme, che il calzolaio tiene tesa con il piede, reggendo con essa il lavoro ben fermo sul ginocchio. 4. La parte basale, di solito più grossa, del tronco di un albero o di un ramo: albero tagliato al pedale. Più genericam., tronco: non è possibile né naturale che uno p. sottile sostenga uno ramo grosso (Machiavelli); per estens., il p. e i rami del corallo. 5. Una delle due parti principali della tonnara (detta anche coda), costituita da un insieme di reti verticali alte da 20 a 70 m, che, partendo dalla riva, si spingono in mare anche per qualche chilometro, e servono a interrompere la corsa dei tonni e a indirizzarli verso l’altra parte detta isola delle reti. 6. region. Calzino da uomo (in questo senso è più usato il dim. pedalino): due o tre giovanotti di Ponte Mammolo ... si tolsero gli scarpini e i pedali (Pasolini). ◆ Dim. pedalino (v.), nel sign. 6.