pax tibi, Marce, evangelista meus
(lat. «pace a te, Marco, mio evangelista»). – Parole che, secondo una leggenda, un angelo apparso in sogno a s. Marco, sbarcato in un’isola della laguna veneta, avrebbe pronunciato, quasi a significare che tra la popolazione veneta il santo avrebbe trovato riposo, venerazione e onore. Sono scritte sul libro tenuto aperto dalla zampa del leone alato, simbolo dell’evangelista, nello stemma della Repubblica di Venezia e costituiscono il motto della città.