patina
pàtina s. f. [dal lat. patĭna «padella» (e poi anche il pasticcio che vi è contenuto e ne riceve la forma), con evoluzione di sign. non ben chiara]. – 1. a. Velatura, oscuramento o alterazione dello strato superficiale del colore che subiscono col tempo, per l’azione della luce e degli agenti atmosferici, i dipinti, le opere di scultura e d’architettura, e sim.; è detta anche, spec. dagli storici dell’arte, p. del tempo, locuz. usata talvolta in senso fig. per indicare l’impressione suscitata da cose (sia oggetti materiali, sia opere letterarie, musicali, di studio, e sim.) sentite come ormai superate o comunque appartenenti a tempi lontani. b. Con sign. più generico, strato più o meno sottile di sostanza che si deposita su una superficie nascondendone o alterandone l’aspetto e il colore originarî: antri ... rivestiti d’incrostazioni cristalline, di patine e iridescenze salmastre (E. Cecchi); sugli sgabelli e sulla panca c’era una p. d’untume nerastro (Cassola); rideva, rideva l’alcoolizzato,... mostrando i due canini superstiti ricoperti di una p. oscura (Palazzeschi). In partic., nel linguaggio medico, p. linguale, o p. della lingua, sottile strato giallo-grigiastro, formato prevalentemente da cellule epiteliali desquamate, che ricopre la superficie dorsale della lingua: si osserva frequentemente nel corso di svariate affezioni gastroenteriche. c. Con usi estens. e fig., letter.: a un certo punto levò gli occhi, e io m’accorsi che s’eran coperti d’una p. opaca (Morante); la baciai delicatamente, in ogni punto del viso, ... come per toglierle la p. di stanchezza che la velava un po’ (Bigiaretti). In partic., aspetto, carattere, connotazione o sim., che, formatisi o depositatisi con il tempo, costituiscono il colore locale di un luogo: [il tempo] colora ogni cosa d’una p. inimitabile che rende tutto bello, venerabile, augusto (Pascoli); un forte tradizionalismo perdura [a Damasco], anche se ha perso la p. pittoresca (Piovene); meno com., con sign. analogo, riferito all’aspetto di una persona: con gli anni, il suo volto s’è addolcito, senza perdere tuttavia la sua antica p. di severità. Con riferimento a opere letterarie, particolare coloritura o sfumatura stilistica o linguistica: una prosa a cui una leggera p. dialettale conferisce maggiore efficacia e spontaneità; permane ancora, nel suo linguaggio, una p. di arcaismo. 2. a. Pasta, smalto, vernice, ecc. che, per varî scopi, viene spalmata sulla superficie di oggetti diversi; per es., la miscela di materie minerali e di un fissatore usata per la patinatura della carta. b. settentr. Il lucido per calzature: ricorsi alla ... mia padrona di casa per un poco di patina da lustrarmi gli stivali (I. Nievo).