pastoia
pastóia s. f. [lat. tardo pastōria, der. di pastus -us «pascolo, pastura»]. – 1. Fune che viene legata alle zampe anteriori delle bestie al pascolo perché non si allontanino, o con cui si unisce una zampa anteriore alla corrispondente posteriore dei cavalli per far loro apprendere l’ambio. Analogam., la cordicella, il cappio o altro impedimento che trattiene gli uccelli da caccia (per es., falchi) impedendo loro di evadere. In similitudini, con riferimento a persona: cammina come se avesse le p., in modo impacciato, a passi strascicati. 2. fig. Vincolo, legame, intralcio volto a impedire o ad ostacolare un’attività, lo svolgimento di un compito e sim.: essere insofferente di ogni p.; uscire, liberarsi dalle p.; iniziative frenate dalle p. burocratiche. 3. In veterinaria (ant. pastóra), regione dell’arto del cavallo situata tra il nodello e la corona e che ha per base anatomica la prima falange o osso pastorale.