pastinaca
s. f. [dal lat. pastinaca (di etimo incerto), nome sia della carota sia del pesce]. – 1. a. Genere di piante ombrellifere (lat. scient. Pastinaca), per la maggior parte biennali, con foglie per lo più pennate e foglioline talvolta lobate, fiori privi di sepali, con cinque petali gialli riuniti in infiorescenze composte; in Italia è presente negli incolti e nei prati falciati e concimati di tutto il territorio la p. comune (lat. scient. Pastinaca sativa), pianta biennale con fittone bianco roseo, di sapore aromatico, commestibile. Con lo stesso nome, nelle varie regioni d’Italia, si intendono altre ombrellifere e spesso la carota. b. P. marina o spinosa (lat. scient. Echinophora spinosa), altra ombrellifera con rizoma sotterraneo, fusto molto ramificato alto fino a 50 cm, foglie pennatosette con lacinie pungenti, che vive sulle dune marittime del Mediterraneo. 2. Nome dei varî pesci raiformi del genere Dasyatis e in partic. della specie Dasyatis pastinaca (chiamata anche trigone), del Mediterraneo e Atlantico orientale, comunissima nei mari italiani: è lunga fino a m 2,50, ha corpo depresso, romboidale, di colore cinereo giallognolo superiormente, biancastro sul ventre, e coda fornita alla base di un aculeo velenoso. Locuz. scherz. ant., essere come il pesce p., di cosa senza capo né coda.