passivazione
passivazióne s. f. [der. di passivare]. – In chimica, processo attraverso il quale un materiale metallico diventa meno solubile superficialmente, e quindi meno soggetto a corrosione, rispetto a quanto ci si dovrebbe attendere in base alle caratteristiche del materiale stesso e dell’ambiente in cui si trova. Può avvenire per trattamento con un dato ossidante (per es., con l’acido nitrico concentrato nel caso del ferro, del cobalto, del nichel, del cromo; con l’ossigeno dell’aria nel caso dell’acciaio inossidabile) o per via elettrochimica (quando il metallo funziona da anodo in una cella elettrolitica), e sarebbe dovuto alla formazione di un sottilissimo strato superficiale, invisibile, di metallo ossidato, che protegge il resto del metallo da un’ulteriore ossidazione.