passatello
passatèllo agg. e s. m. [dim. di passato, part. pass. di passare]. – 1. agg. Che ha superato il limite di tempo ottimale, il punto o il momento migliore: queste albicocche mi sembrano un po’ passatelle. 2. agg. Di una persona che non ha più la freschezza giovanile: per fare il dongiovanni è un po’ passatello. 3. s. m. Al plur., minestra in uso in Emilia e Romagna, nelle Marche e nell’Umbria, a base di un impasto di pangrattato, farina, uova, parmigiano, noce moscata, che, passato attraverso un apposito apparecchio bucherellato, assume la forma di cilindretti che si cuociono poi nel brodo; sono detti anche passatini.