passaporto a lettura ottica
loc. s.le m. Passaporto leggibile e analizzabile per mezzo di un dispositivo di scansione elettronica dei dati in grado di rilevare eventuali contraffazioni o falsificazioni. ◆ l’Italia si prepara ad entrare in Europa con un nuovo passaporto, uniforme rispetto a quelli degli altri Stati dell’Ue. A partire dal prossimo 15 aprile, secondo un decreto del ministero degli Affari Esteri, pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale, sarà infatti adottato un nuovo passaporto a lettura ottica, in sostituzione del modello attualmente rilasciato in base ad un decreto del giugno 1984. (Stampa, 1° febbraio 1998, p. 17, Economia) • Il passaporto a lettura ottica è individuale, quindi i figli non potranno più essere iscritti in quello dei genitori. (Silvia Marchetti, Giornale, 8 luglio 2004, p. 17, Cronache) • Nonostante le mille giustificazioni politiche, l’escalation dei controlli sta esasperando i passeggeri che transitano negli aeroporti americani. Al di là delle file chilometriche di fronte ai metal detector, degli «spogliarelli» e delle perquisizioni, dell’obbligo di togliere le scarpe, del divieto delle bottiglie di liquido, degli sniffatori in funzione in alcuni aeroporti per scoprire droghe o sostanze esplosive, dei passaporti a lettura ottica, delle fotografie e impronte digitali richieste ai turisti che entrano negli States, arriva ora anche il Grande Fratello che fruga nei computer alla ricerca di file compromettenti. (Arturo Zampaglione, Repubblica, 2 agosto 2008, p. 39, R2).
Composto dal s. m. passaporto, dalla prep. a, dal s. f. lettura e dall’agg. ottico.