pashminato
p. pass. e agg. (iron.) Avvolto in una pashmina, che indossa una pashmina. ◆ Ecco il volano che permetterà a [Antonio] Ricci di dire quello che dall’inizio ha sulla punta della lingua. «D’altronde dall’epoca della [Angela] Buttiglione non è stata più selezionata una giornalista che non sia anche velina. Lilli Gruber, oltre ad essere la nuova Berlusconi, è anche la quintessenza delle veline». Una precisazione non proprio estemporanea visto che subito sul monitor dietro le spalle degli oratori parte un filmato fuori onda dove la Gruber (che Ricci definisce giornalista «pashminata») si tampona con la cipria e poi, in Iraq, critica le colleghe insieme a una collega spagnola. (Maria Corbi, Stampa, 3 luglio 2004, p. 15, Cronache Italiane) • il nodo […] è confezionato doppiando sapientemente la sciarpa. Lo hanno copiato dall’avanguardia della pashmina, la folta ma selezionata schiera di quelle che l’hanno sempre portata, la portano ancora e continueranno a farlo. «Non la indosso perché fa moda – sottolinea Francesca Mirro, 27 anni con mamma pashminata al seguito –, l’ho scoperta in Nepal e non so più rinunciare alla sua morbidezza». (Michela Proietti, Corriere della sera, 11 dicembre 2004, p. 36).
Derivato dal s. f. pashmina con l’aggiunta del suffisso -ato.