pascia
pascià (ant. bascià o bassà) s. m. [dal turco pashà, in grafia mod. paşa, prob. der. del pers. pādishā′h «sovrano», incrociato col turco basqàq «governatore»; le varianti italiane e le altre pronunce occidentali con b- sono dovute all’influenza della pronuncia araba d’Egitto o a confusione con l’altro titolo turco bàsha (der. di bash agha «capo supremo»)]. – Titolo onorifico attribuito nell’Impero ottomano, e quindi fino al 1934 in Turchia e fino al 1953 in Egitto, ad alti funzionarî civili e militari (per es., ministri, governatori di provincia), sempre posposto al nome (Alì p., Kemàl pascià). Di uso com. le locuz. fig. vivere da p., fare (una) vita da p., stare come un p., vivere in mezzo al lusso, con tutti gli agi e i comodi, servito e riverito dagli altri; e fare il p., di chi se ne sta in beato ozio, pretendendo che tutti siano pronti al suo servizio.