partitopoli2
s. f. Scandalo legato alle attività dei partiti, con particolare riferimento alla gestione del finanziamento pubblico. ◆ Al Comune di Venezia si chiede di fare chiarezza anche sulle assunzioni delle società Arti, ora incorporata da Veritas, e del Casinò di Venezia «il cui presidente uscente aveva segnalato una presunta partitopoli all'interno dell’azienda, ciononostante – afferma il capogruppo del Carroccio Alberto Mazzonetto – l’amministrazione non ha fatto nulla per chiarire l’arcano». [Alberto Mazzonetto] (M. Fa., Corriere del Veneto, 20 gennaio 2011) • [tit.] Partitopoli – Esplode un nuovo scandalo del finanziamento pubblico / con i suoi eccessi e imbrogli, proprio mentre si celebrano / i vent’anni di Mani Pulite. Ma allora non è cambiato niente? (Espresso, 16 febbraio 2012, Copertina).
Composto dal s. m. partito con l’aggiunta del confisso -poli2.
Già attestato nelle Repubblica del 27 settembre 1992, Extra, p. 1 (Alberto Cavallari).