partito s. m. [part. pass. di partire¹; propr. "ciò che è diviso, parte"]. - 1. [ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo, per superare una difficoltà e sim.: scegliere il p. migliore] ≈ alternativa, soluzione. ‖ decisione, determinazione, risoluzione, scelta. ▲ Locuz. prep.: per partito preso [in base a decisioni predeterminate, indipendentemente da considerazioni obiettive] ≈ a priori, aprioristicamente, pregiudizialmente. ↔ a posteriori. ● Espressioni: fig., mettere la testa a partito → □. 2. [situazione in cui ci può trovare: ridurre qualcuno a mal p.] ≈ condizione, stato. 3. a. (polit.) [organizzazione di cittadini costituita sulla base di una comune ideologia politico-sociale: i p. di centro, di destra, di sinistra] ≈ ‖ associazione, gruppo, lega, movimento, raggruppamento, schieramento, unione. b. (estens.) [gruppo che ha un determinato orientamento nei riguardi di specifici problemi: il p. della guerra, della pace] ≈ fazione, fronte, parte. □ mettere la testa a partito [diventare più giudizioso] ≈ correggersi, ravvedersi, rientrare in carreggiata, rimettersi (o tornare) sulla retta via, rinsavire. ↔ mettersi sulla cattiva strada, perdersi, pervertirsi, sviarsi, (lett.) traviarsi.