parricidio
parricìdio s. m. [dal lat. parricidium o paricidium, comp. di un primo elemento incerto, forse par paris «pari1» (ma che già dagli antichi fu raccostato a pater, parens), e del suff. -cidium «-cidio»]. – Omicidio di un ascendente (s’intende per lo più il padre, ma anche la madre, il nonno). Anche, spec. in passato, omicidio di un discendente (per es., un figlio), detto più compiutamente p. improprio, o, più in generale, omicidio di un parente stretto, consanguineo o affine (per es., un fratello, il coniuge): nel diritto penale, è considerato aggravante dell’omicidio volontario e può essere punito con l’ergastolo. Per estens., letter., uccisione, o anche tradimento, del sovrano o di chi è comunque a capo dello stato; e fig., tradimento della patria, attentato alla sua libertà, alle sue istituzioni.