parcheggione
s. m. Parcheggio di grande estensione, capace di ospitare molti autoveicoli, anche di grandi dimensioni. ◆ Lo Stato ha latitato. Piani non ve n’erano, né studi preparatorii e tutto è rotolato così fino alla vigilia del Giubileo, che assai poco fa giubilare i romani. Il prezioso lavoro dei tecnici va sostenuto, la loro serenità incoraggiata, come la ricerca di soluzioni alternative al percorso della rampa sotterranea (che comunque non è la sola per accedere al parcheggione). Gli affreschi rinvenuti sarebbero in precarie condizioni e pertanto andrebbero staccati e fissati su di un telaio. (Vittorio Emiliani, Corriere della sera, 29 ottobre 1999, p. 47, Cronaca di Roma) • Meglio «promuovere» quelle chiese, quei santuari o conventi spesso fuori mano organizzando una rete di accesso da mantenere però discreta (non il parcheggione «giubilare» che si voleva vicino alla splendida S. Antimo di Montalcino). (Sole 24 Ore, 20 ottobre 2000, p. 7, Commenti e Inchieste) • Dopo il restyling del Parcheggione, lo spazio a fianco della Casa della Conoscenza, continua a Casalecchio la riqualificazione dei parcheggi pubblici perché la «fame» di posti auto, si sa, di questi tempi è insaziabile. (Alessandra Mariotti, Repubblica, 2 giugno 2006, Bologna, p. VII).
Derivato dal s. m. parcheggio con l’aggiunta del suffisso -one.
Già attestato nella Stampa dell’11 marzo 1995, Vercelli, p. 2.
V. anche megaparcheggio.