parce sepulto
locuz. lat. (propr. «perdona a chi è sepolto»). – Espressione che nell’Eneide di Virgilio (III, 41) lo spirito di Polidoro rivolge a Enea; è spesso ripetuta per invitare a non parlar male dei defunti, anche se hanno avuto delle colpe, e talora in senso estens. (e per lo più scherz.), riferita a chi è già stato punito dalla sorte o non ha più comunque la capacità di nuocere.