paranco
s. m. [etimo incerto] (pl. -chi). – Genericam., apparecchio destinato al sollevamento di carichi che, nella sua forma originaria, è costituito da un sistema di carrucole mediante il quale si riduce la forza necessaria per il sollevamento di un determinato peso: il p. semplice (detto anche taglia) consiste in due bozzelli, uno fisso e l’altro mobile, portanti ciascuno una o più carrucole folli sulle cui gole si avvolge alternativamente una fune, un estremo della quale è fissato a uno dei due bozzelli, mentre all’altro estremo viene applicata la forza; p. elettrici, p. pneumatici, quelli che sostituiscono la forza muscolare con altra forza motrice, rispettivam. fornita da un motore elettrico o da aria compressa che agisce su uno stantuffo; p. differenziale, quello costituito da due carrucole fisse solidali tra loro, di diverso raggio, e da una carrucola mobile alla quale è sospeso il carico, collegate fra loro da una catena senza fine in modo che, applicando la forza al tratto che esce dalla carrucola fissa di raggio maggiore, la differenza tra i raggi delle due carrucole fisse determina l’ascesa del carico. Sotto paranco, nei traffici marittimi, formula, riportata generalmente sulle polizze di carico e sui contratti di noleggio, che obbliga il noleggiatore a consegnare alla nave o ricevere dalla nave la merce di sottobordo, cioè imbracata e appesa agli uncini dei verricelli di bordo. ◆ Dim. paranchétto (v.), paranchino.