paramento
paraménto s. m. [der. di parare; nei sign. tecnici del n. 2, dal fr. parement]. – 1. a. P. sacri (o assol. paramenti), le vesti e le insegne indossate dai ministri del culto nelle celebrazioni liturgiche, dette oggi più spesso vesti liturgiche. Nell’uso com., l’espressione è estesa a indicare anche gli oggetti che si collocano sull’altare, durante le funzioni, e i drappi con cui si adornano le pareti delle chiese, più propriam. detti parati. b. In passato, con sign. più ampio, erano chiamati paramenti non solo i ricchi addobbi di cui si ornavano i palazzi, ma anche le vesti sontuose di dame e cavalieri, i drappi funebri, e talora persino i drappi di cui si coprivano i palafreni. 2. a. Nelle costruzioni civili, ognuna delle superfici laterali di una struttura muraria; nel caso dei comuni muri a spessore costante, ognuna delle due facce verticali del muro: p. intonacato, a rustico, a mosaico grezzo, a cortina, alla cappuccina. b. Nella stereotomia, la faccia esterna di ogni concio, cioè di ogni parte dell’opera in pietra da taglio. TAV.