parallelo
parallèlo (ant. paralèllo) agg. e s. m. [dal lat. parallelus, gr. παράλληλος, comp. di παρά «presso, lungo» e ἄλληλος (usato solo al plur.) «l’un l’altro»]. – 1. agg. a. In geometria, detto di rette complanari, o di piani, non aventi alcun punto comune, o di due curve, superfici, ecc., che conservano distanza costante in ogni loro punto: due linee p. fra loro; curve p.; cerchi p.; retta p. a un’altra retta o p. a un piano. In termini matematici, può definirsi parallelo a una retta data il luogo dei punti del piano, che si postula essere una retta, aventi una data distanza da essa e giacenti da una banda rispetto ad essa: la definizione si estende analogamente a due piani dello spazio. Per indicare che due rette r, s sono parallele, si usa scrivere r // s (si legge: r è parallela a s). b. Più genericam., detto di tutto ciò che si estende e procede nella stessa direzione di un altro ente, mantenendo rispetto a questo sempre la stessa distanza: una maglia a righe p.; due muri, due sbarre p.; una via p. al Corso; la ferrovia corre, per lungo tratto, p. al fiume; file p. di banchi, di sedie, di veicoli; come si volgon per tenera nube Due archi p. e concolori (Dante), gli archi concentrici della doppia iride. c. In ottica, detto di due polarizzatori, in partic. due nicol, coassiali, disposti in modo che le sezioni principali siano parallele tra loro: pertanto un raggio polarizzato emergente dal primo emerge dal secondo nelle stesse condizioni di polarizzazione. d. In petrografia, di tessitura di una roccia caratterizzata da un andamento più o meno parallelo di taluni componenti minerali o di taluni aggruppamenti regolari di componenti. e. Nello sport dello sci, cristiania p. (o assol. parallelo s. m.), cambiamento di direzione effettuato in velocità a sci paralleli. f. Porta p., interfaccia p., in un elaboratore, tipo di connessione fra unità centrale e dispositivi periferici che consente un trasferimento simultaneo di dati (si contrappone a seriale). 2. s. m. In una superficie di rotazione, il cerchio descritto dalla curva generatrice, cioè il cerchio sezione della superficie con un piano perpendicolare all’asse. Sulla superficie della Terra, p. geografici (o circoli p. o, più spesso, assol. paralleli), circonferenze ideali tracciate sulla Terra da piani paralleli al piano dell’equatore: in ogni emisfero i paralleli sono segnati in gradi sessagesimali, dallo 0° (equatore) fino al 90° (polo) e distinti, a seconda dell’emisfero, in paralleli nord e p. sud. Sulla sfera celeste, p. celesti, circoli descritti apparentemente dagli astri per effetto della rotazione diurna (apparente) della sfera celeste. 3. In elettrotecnica, collegamento o accoppiamento in p. (o in derivazione o in quantità), il collegamento di più bipoli (condensatori, resistori, generatori, ecc.), ottenuto riunendo insieme le estremità corrispondenti dei varî elementi così che tutti i bipoli sono sottoposti alla stessa differenza di potenziale (analogo è il collegamento in p. per i tubi sonori, le canalizzazioni idrauliche, i circuiti magnetici, ecc.). Nelle tecniche di trattamento delle informazioni, è detto in p. il tipo di presentazione dei dati alle diverse unità di elaborazione che avviene con trasferimento simultaneo delle singole unità elementari (per es., i bit di un carattere): è contrapp. a seriale; con altro sign., elaborazione in p., modo di operare di un sistema di calcolo elettronico dotato di più unità di processo capaci di elaborare in parallelo porzioni non interdipendenti di un programma. 4. Usi fig.: a. Come agg., di fatti, fenomeni, ecc. che si svolgono in modo simile, con reciproche corrispondenze, tendendo a un fine analogo, senza tuttavia interferire l’uno sull’altro e talora anzi integrandosi a vicenda: l’insegnamento p. dell’italiano e del latino; corsi p. di letterature straniere; paesi che fanno una politica p.; svolgere azioni parallele. Con sign. più vicino a quello proprio, indica in più casi una semplice giustapposizione: concetti p., immagini p.; Vite p., titolo dell’opera maggiore dello scrittore greco Plutarco (1° -2° sec. d. C.), in cui sono poste a raffronto le vite di grandi personaggi romani e greci. Nella critica testuale, luoghi p., i passi che nelle opere di uno stesso autore o anche di più autori s’incontrano più volte in forma identica o molto simile. In musica, moto p., successione simultanea e parallela, in senso ascendente o discendente, di due o più voci. b. Come s. m., paragone, comparazione tendente a far rilevare le somiglianze fra i due termini di confronto: fare un p. tra due avvenimenti storici di tempi diversi; istituire un p. fra il Tasso e l’Ariosto. ◆ Avv. parallelaménte, in posizione o direzione parallela: tracciare una retta parallelamente a un piano e in senso fig.: procedere parallelamente.