paralizzare
paraliżżare v. tr. [dal fr. paralyser, der. di paralysie «paralisi»]. – 1. Determinare, per paralisi, la perdita della funzione muscolare e della motilità volontaria in uno o più distretti somatici: l’emiplegia gli aveva paralizzato il lato destro del corpo. 2. fig. Impedire temporaneamente un movimento o il funzionamento di qualche cosa, arrestare un processo, un’attività, bloccare un’azione, e sim.: lo spavento gli aveva paralizzato la lingua; studî aridi e faticosi che paralizzano il cervello; la grave crisi paralizzò le industrie e il commercio; il passaggio del corteo ha paralizzato per parecchie ore il traffico stradale; in conseguenza del ribasso dei titoli di stato si era diffusa un’ondata di sfiducia che aveva paralizzato il mercato (Bernari). ◆ Part. pres. paraliżżante, anche come agg.: l’azione paralizzante del curaro; una sostanza paralizzante. ◆ Part. pass. paraliżżato, anche come agg., colpito da paralisi, bloccato da paralisi: si teme che resti paralizzato; ha un braccio paralizzato; era paralizzato per lo stupore; il servizio ferroviario è rimasto paralizzato per lo sciopero generale.