panegirico
panegìrico s. m. [dal lat. panegyrĭcus, gr. πανηγυρικός, propr. agg. (sottint. λόγος «discorso»), der. di πανήγυρις «adunanza di tutto il popolo», comp. di παν- «pan-» e ἄγυρις «adunanza, riunione»] (pl. -ci). – 1. In origine, nell’antica Grecia, discorso a carattere encomiastico o suasorio che si pronunciava nelle adunanze festive del popolo; presso gli antichi Romani, discorso celebrativo in onore di un personaggio illustre: il p. di Plinio a Traiano (letto in Senato nell’anno 100 d. C.). In epoca moderna, discorso ai fedeli in onore e lode di un santo (o di altra figura del culto cristiano) nella festività a lui dedicata: il parroco ha pronunciato il p. del santo protettore. 2. fig. Per estens., discorso o scritto in cui si esaltano i meriti di qualcuno con lodi esagerate e in tono ampolloso: fare, tessere il p. del direttore; un articolo apparentemente obiettivo, che in realtà è solo un p. del presidente del consiglio; meno com., discorso lungo e noioso: non farmi il solito p., dimmi subito cosa vuoi. 3. Raro come agg., che riguarda il panegirico o ne ha i caratteri: il genere p.; stile p.; orazione p.; discorsi panegirici.