pancreas
pàncreas (raro pàncrea) s. m. [dal gr. πάγκρεας -έατος, comp. di παν- «pan-» e κρέας «carne»]. – 1. In anatomia comparata, ghiandola esocrina e endocrina che ha origine dal tratto anteriore dell’intestino tenue, caratteristica di tutti i vertebrati; nell’uomo è situata nella parte superiore e posteriore dell’addome, ha forma allungata, pesa in media dai 55 ai 70 grammi, è ricoperta da una capsula connettivale lassa, ed è costituita da formazioni ghiandolari a struttura acinosa composta a secrezione sierosa (p. esocrino), tra le quali sono interposti piccoli gruppi di cellule, detti isole di Langerhans, con funzione endocrina (p. endocrino), secernenti insulina e glucagone (che regolano il metabolismo glicidico e forniscono alle cellule segnali rispettivam. anabolizzante e catabolizzante), somatostatina (che regola la secrezione di insulina e glucagone e inibisce alcuni processi digestivi), e un quarto ormone, il polipeptide pancreatico (probabilmente in grado di inibire l’attività secretoria del pancreas esocrino). Il succo pancreatico secreto dalla ghiandola contiene enzimi digestivi, che vengono versati, attraverso due dótti escretori, nel duodeno. 2. In terapia, p. endocrino artificiale, denominazione di un apparato elettromeccanico in grado di monitorizzare costantemente la glicemia e mantenerla stabile attraverso la regolazione della quantità di insulina da infondere, utilizzato soprattutto per il controllo dei pazienti affetti da diabete insulinodipendente, al fine di evitare la pericolosa instabilità dei livelli glicemici; è costituito da un sensore del glicosio collegato a un computer, programmato per valutare l’informazione glicemica e regolare conseguentemente l’infusione di insulina, e da cateteri opportunamente connessi a una vena superficiale del paziente.