pan-
[dal gr. παν-, che è propr. il neutro dell’agg. πᾶς «tutto»]. – Primo elemento di molte parole composte, anche della terminologia lat. scient., derivate dal greco o formate modernamente, che significa in genere «tutto, interamente» e sim. Davanti a bilabiale si assimila di norma nella pronuncia e spesso, ma non necessariamente, nella scrittura, in pam- (per es. pambabilonismo, pampsichismo, ma anche panbabilonismo, panpsichismo). Tra i valori partic. che assume nei varî composti, si segnalano: 1. Premesso a nomi di popoli o di nazioni, o ai loro derivati (per es., panamericano e panamericanismo; panslavismo, panarabismo, ecc.), definisce in genere la tendenza o l’aspirazione a creare più vaste unità o una più ampia cooperazione sul piano nazionale, razziale o regionale. 2. Nella formazione di nomi di teorie filosofiche, scientifiche, ecc. (come panpsichismo, pansessualismo, ecc.), indica la tendenza a ricondurre fatti o fenomeni diversi a un denominatore comune, a darne una spiegazione unilaterale, e sim. 3. Premesso al nome di alcune malattie, per lo più a carattere infiammatorio, indica che queste interessano un determinato organo nel suo insieme, e non solo alcuni distretti morfologicamente e funzionalmente distinti; per es., con il termine pancardite si indica un’affezione diffusa all’endocardio (endocardite), al miocardio (miocardite) e al pericardio (pericardite). Più raramente è usato per indicare che una determinata affezione interessa un sistema nel suo complesso (panmieloftisi).