pagliuzza
s. f. [dim. di paglia]. – 1. a. Fuscellino di paglia, festuca: vedere la p. (o la festuca o il fuscello) nell’occhio del prossimo e non la trave nel proprio, frase d’origine evangelica (Matteo 7, 3: Quid autem vides festucam in oculo fratris tui, et trabem in oculo tuo non vides?; e poco diversamente in Luca 6, 41) citata spesso per significare che è più facile vedere e biasimare i difetti, anche piccoli, degli altri, che riconoscere i proprî, talora molto più gravi, verso i quali si è sempre disposti a una maggiore indulgenza. b. non com. Cannuccia di paglia per sorbire le bibite. 2. estens. a. Scaglia di metallo: cercare nei fiumi le p. d’oro; sul tornio ... veggo i riccioli e le p. dell’ottone (E. Cecchi). b. P. (o paglia) metallica, lo stesso che lana d’acciaio (v. lana, n. 3 c). 3. Lustrino: abito rosa trapunto di stupende p. metalliche (C. E. Gadda).