pagamento elettronico
loc. s.le m. Modalità di pagamento basata su un sistema informatico di trasferimento di fondi. ◆ «I clienti dei ristoranti – aggiungono polizia e carabinieri – devono fare un piccolo sforzo: alzarsi da tavola, consegnare la carta al cameriere e poi seguire tutte le fasi del pagamento elettronico. Non farlo è un errore che, a distanza di pochi giorni, potrebbe costare molto caro». (Paolo Chiarelli, Corriere della sera, 9 febbraio 2003, p. 48, Cronaca di Milano) • Secondo i dati contenuti nell’ultimo Bollettino Antitrust (che dopo il via libera condizionato alla partnership tra Cartasi e American Express dedica un’ampia analisi al mercato dei pagamenti elettronici) le carte di credito in circolazione in Italia sono «meno di un quinto rispetto a quelle in circolazione nel Regno Unito, meno della metà della Francia e poco più della metà della Spagna». (Sole 24 Ore, 17 agosto 2004, p. 8, Commenti e Inchieste) • Secondo la deputata Pd Maura Leddi, «contro l’evasione fiscale e la mancata emissione degli scontrini fiscali è necessario intensificare i controlli e incentivare l’uso della carta di credito». Insomma, bisogna rendere più conveniente l’uso del pagamento elettronico, abbassando i costi di commissione. (R. Gi., Stampa, 13 gennaio 2008, p. 3).
Composto dal s. m. pagamento e dall’agg. elettronico, ricalcando l’espressione ingl. electronic payment.
Già attestato nella Repubblica dell’8 luglio 1987, p. 20, Cronaca.
V. anche ePayment.