padule
s. m. (ant. f.). – Variante tosc. di palude: quella parte onde le mosche e’ tafani da un p. vicino vi venivano (Boccaccio); la primavera ... suol cacciare di Roma i forestieri come l’anatre dai p. (D’Azeglio); spazzole di p., fatte con le pannocchie di canna palustre: poté scorgere che i suoi orecchi, durante la notte, erano così allungati, che parevano due spazzole di p. (Collodi). Anche in senso fig.: non sento più il puzzo del p. politico e letterario in cui si diguazza deliziosamente ... l’Italia libera e una (Carducci). ◆ Dim. padulétto m. e padulétta f.