otta
òtta s. f. [etimo incerto], ant. – Ora, come s. f. (v. ora2): Ier, più oltre cinqu’ore che quest’otta (Dante); donna, è egli otta di desinare? (Boccaccio). Fu spec. usato (oltre che in forme composte: v. allotta; talotta) in alcune locuz., nelle quali assume spesso il sign. generico di «tempo»: alcun’otta, qualche volta; ad otta, a tempo, in tempo; a un’otta, nel tempo stesso; a bell’otta, proprio al tempo giusto; a buona otta, alla buon’ora; a grande otta, per tempissimo; a pazz’otta, a ora pazza, cioè strana, insolita, inopportuna; a otta a otta (e anche otta catotta, otta per vicenda), di quando in quando; ogni otta, ogni volta.