ostruzionismo
s. m. [der. di ostruzione, sul modello dell’ingl. obstructionism]. – In genere, qualsiasi azione con cui si tende volutamente e sistematicamente a ostacolare una determinata attività; con questo senso, la parola è frequente anche nell’uso com.: fare dell’o. (spesso scherz., con sign. affine alla locuz. «mettere i bastoni fra le ruote»: smettila di fare dell’o. a qualunque cosa io proponga!). Con sign. più specifici: a. O. parlamentare, sistema usato dalle minoranze parlamentari per impedire o ritardare le deliberazioni della maggioranza, consistente nell’attenersi alla lettera delle norme regolamentari e degli usi parlamentari: praticamente si concreta nel proporre sospensive e pregiudiziali, in interventi di oratori che tengono lunghissimi discorsi a solo scopo dilatorio, nella presentazione di una gran quantità di emendamenti, ecc. b. Forma di lotta sindacale consistente nell’osservare in modo minuzioso e pedante i regolamenti, rendendo così difficoltosa, o addirittura paralizzando, l’attività produttiva di un’azienda. c. Nel linguaggio sport., ogni manovra che miri, in maniera non consentita dal regolamento, a impedire l’azione dell’avversario nel momento in cui questa sta per avere successo; in partic., nel gioco del calcio, lo stesso che fallo di ostruzione, ossia la manovra scorretta consistente nell’ostacolare intenzionalmente con il proprio corpo la corsa di un avversario che sta per impossessarsi della palla.