osteite
s. f. [der. di osteo-, col suff. medico -ite]. – 1. In medicina, genericam., qualsiasi affezione a carico delle ossa, sinon. di osteopatia; in senso stretto, processo infiammatorio, acuto o cronico, a carico del tessuto osseo, di natura microbica, micotica, parassitaria o tossica: o. deformante (anche osteopatia deformante o osteopatia iperplastica), affezione cronica dello scheletro che colpisce di preferenza le persone anziane, caratterizzata dall’ispessimento e dalla deformazione di uno o più ossa; o. fibrosa, la patologica sostituzione del tessuto osseo con tessuto fibroso; o. fibrocistica, malattia cronica dello scheletro, a decorso lento e progressivo, che nell’età avanzata colpisce di preferenza le donne, caratterizzata da decalcificazione e trasformazione porosa delle ossa (che in alcuni casi presentano anche alterazioni osteolitiche sino alla formazione di cisti) e da trasformazione fibrosa del midollo; o. fibrosa è anche sinon. di tumore a mieloplassi (v. mieloplassi); o. sifilitica, alterazione propria del periodo terziario o di quello congenito tardivo della sifilide, caratterizzata dalla perdita di porzioni più o meno rilevanti di tessuto osseo, o da un aumento di spessore e deformazione della superficie ossea. 2. In veterinaria, osteiti da veleni, nome di varie forme di osteopatie che colpiscono gli erbivori domestici tenuti al pascolo nei prati prossimi agli impianti industriali, sui quali si depositano le sostanze tossiche di rifiuto.