ossificazione
ossificazióne s. f. [der. di ossificare]. – 1. In anatomia comparata, il processo di formazione del tessuto osseo nei vertebrati (esclusi i ciclostomi e gli elasmobranchi, che conservano lo scheletro cartilagineo); può avvenire attraverso il graduale passaggio a tessuto osseo per attività di cellule dello strato profondo del pericondrio (o. pericondrale) o in seno a cavità di riassorbimento (o. endocondrale o di sostituzione) di precedenti segmenti o abbozzi cartilaginei (autostosi), o mediante la trasformazione in tessuto osseo di membrane connettivali (o. di membrana, detta anche o. diretta in quanto avviene indipendentemente dalla cartilagine), che dà luogo alle ossa di rivestimento (allostosi), come per es. il dermascheletro dei testudinati. 2. In patologia, o. eterotopica, produzione di formazioni ossee più o meno tipiche dal punto di vista strutturale in sedi anomale (per es., nell’interstizio muscolare) a seguito di fenomeni regressivi, spec. se caratterizzati da infiltrazioni emorragiche e successive calcificazioni.