osservanza /os:er'vantsa/ s. f. [dal lat. observantia, der. di observans -antis, part. pres. di observare "osservare"]. - 1. a. [il fatto di rispettare leggi, doveri e sim., con la prep. di: l'o. dei comandamenti di Dio] ≈ conformità (a), obbedienza (a), (burocr.) ottemperanza (a), rispetto, [con riferimento a doveri e sim.] adempimento. ↔ disobbedienza (a), inosservanza, trasgressione, violazione, [con riferimento a doveri e sim.] inadempimento. ↑ disprezzo. ▲ Locuz. prep.: d'osservanza (o di stretta osservanza) [di persona, che segue fedelmente le prescrizioni di una religione o fede] ≈ e ↔ [→ OSSERVANTE agg. (2)]. ▼ Perifr. prep.: burocr., in osservanza di [rispettando quanto previsto da leggi, regole e sim.: in o. delle vigenti disposizioni] ≈ in conformità a, in ossequio a, (burocr.) in ottemperanza a, nel rispetto di. ↔ in contrasto con, a (o in) violazione di. b. (estens.) [ciò che è stato stabilito in funzione normativa] ≈ disposizione, legge, norma, precetto, regola. c. [modo di comportarsi collettivo stabilitosi per via consuetudinaria] ≈ consuetudine, costume, tradizione, usanza, uso. ‖ abitudine, convenzione. 2. [deferente rispetto verso persone dotate di prestigio, quasi esclusivam. nella chiusa di lettere ufficiali, di domande e sim.: con o., con perfetta o.] ≈ ossequio.