orto-
òrto- [dal gr. ὀρϑός «diritto1»]. – 1. Primo elemento di numerose parole composte, derivate dal greco o formate modernamente, che significa genericam. «retto, diritto», nelle varie accezioni in cui sono usati questi agg., e quindi anche «giusto, esatto, corretto, conforme alla regola o alla norma» e sim. 2. In chimica, prefisso usato con diversi sign., e cioè: a. Tra gli ossiacidi di un non metallo, indica quello che contiene il maggior numero di ossidrili per atomo di non metallo: così, dei diversi acidi del fosforo pentavalente si dice acido ortofosforico quello di formula O=P(OH)3. Premesso al nome di un acido organico, indica il prodotto, instabile, in cui il carbossile ha addizionato una molecola d’acqua: acido ortoformico (v. ortocarbossilico). b. Nella serie aromatica indica i derivati del benzene con due gruppi sostituenti in posizione 1-2, cioè su due atomi di carbonio adiacenti. Con questo valore il prefisso (che è spesso usato anche in funzione attributiva, nelle espressioni posizione orto, la posizione 1-2, e forma orto, l’isomero sostituito in tale posizione) si abbrevia di solito con il simbolo o: così o-xilene per ortoxilene, ecc. (nel presente Vocabolario, la trattazione dei singoli ortoderivati è fatta in genere sotto il nome del composto non sostituito: xilene, ecc.). c. Per molecole con due nuclei identici si indicano con orto e con para gli stati con i due nuclei a spin rispettivam. paralleli o antiparalleli (per es., orto- e para -idrogeno). Gli stessi prefissi sono usati anche in fisica per distinguere gli stati legati di due particelle nei quali gli spin delle due particelle siano rispettivamente paralleli o antiparalleli, e quindi lo spin totale sia uguale a uno (in unità ℏ) o a zero (per es., orto- e para -positronio).