oro /'ɔro/ [lat. aurum]. - ■ s. m. 1. (chim.) [elemento chimico, metallo nobile, di colore giallo lucente, duttile e malleabile, usato come mezzo di scambio e, in lega con argento, rame e altri metalli, per fare monete e oggetti d'ornamento: o. in pepite, in polvere; o. grezzo, massiccio] ● Espressioni: oro falso (o matto) [lega di rame, zinco e stagno, di solito ridotta in sottili lamine, usata come ornamento e nella gioielleria d'imitazione] ≈ [→ ORPELLO (1)]. ▲ Locuz. prep.: a peso d'oro [a prezzo altissimo: vendere, comprare a peso d'o.] ≈ a caro prezzo. ↔ (fam.) per quattro soldi; d'oro 1. [che è fatto di oro: collana, medaglia d'o.] ≈ (lett.) aureo. ‖ dorato. 2. (fig.) [di cosa o di persona, che ha grande valore, anche in senso morale: un affare d'o.; un marito d'o.] ≈ eccellente, meraviglioso, ottimo, splendido, stupendo. ↓ buono. ↔ orribile, pessimo. ↓ cattivo. 2. (estens.) [al plur., ornamenti d'oro: s'è messa indosso tutti gli o. che possiede] ≈ gioie, gioielli. 3. (gio.) [al plur., nel gioco delle carte, e particolarm. nella scopa e nello scopone, le carte del seme rappresentato da monete d'oro] ≈ denari. 4. (fig.) [disponibilità economica: non tutto si può comprare con l'o.] ≈ averi, beni, denari, quattrini, ricchezze, soldi. 5. (fig.) [prodotto pregiato o di grande importanza economica] ● Espressioni: oro bianco ≈ cotone; oro nero ≈ petrolio. ■ agg. invar. [che è del colore dell'oro: una tinta o.] ≈ dorato.