organizzare
organiżżare v. tr. [der. di organo; cfr. lat. mediev. organizare «conformare»]. – 1. In biologia: a. Determinare la formazione degli organi degli esseri viventi e il loro differenziamento istologico e morfologico; dotare di organi. Più com. nell’intr. pron., organizzarsi, svilupparsi, costituirsi in un organismo vivente mediante la formazione degli organi; assumere forma definitiva: il feto si organizza nell’utero materno. b. Trasformare i composti chimici alimentari in componenti della sostanza vivente; organicare. 2. fig.: a. Dare una struttura ordinata a qualcosa, mettendo i varî elementi che la compongono in connessione tra loro, così che possano operare insieme per un fine determinato: o. un ufficio, una società, un’azienda; o. un ministero, la sezione di un partito; o. il lavoro. Anche, dare una sistemazione organica: o. la propria linea politica; o. la propria vita; o. le idee. Nel rifl., unirsi e coordinarsi per il raggiungimento di un fine, imponendosi un certo ordine, una linea di condotta: organizziamoci meglio se vogliamo che il lavoro dia buoni risultati; i cittadini si sono organizzati per opporsi agli sfratti. b. Predisporre quanto è necessario per l’esecuzione di qualche cosa: o. una cena, una festa, una gita; o. un congresso, una campagna di stampa, una manifestazione politica; o. un complotto, una rivolta, un’insurrezione. c. Unire, preparare un gruppo più o meno vasto di persone attraverso un’opera di sensibilizzazione, di propaganda, di coordinazione, per raggiungere un determinato fine: o. i lavoratori, i contadini, gli studenti, nelle lotte sindacali, in rivendicazioni di vario genere. ◆ Part. pass. organiżżato, molto frequente anche come agg., con i vari sign. del verbo: a. Provvisto di organi e tessuti, che costituisce quindi un essere vivente o ne è parte: gli animali e i vegetali sono corpi organizzati; sostanza organizzata. b. Che forma un complesso ordinato: società organizzata; o che ha comunque una propria organizzazione, anche con finalità delittuose: la malavita o.; delinquenza o.; crimine organizzato. c. Determinato da avverbî, per indicare la presenza o mancanza di organizzazione, di coordinamento, di ordine anche spirituale: un esercito, uno stato ben organizzato; un ufficio, un lavoro male organizzato; ha un cervello poco organizzato. d. In medicina, trombo organizzato, trombo che ha subìto il processo di organizzazione (v.). e. Come s. m. (f. -a), chi fa parte di un’organizzazione: il partito ha diramato istruzioni a tutti i proprî organizzati.