orecchio /o'rek:jo/ s. m. [var. di orecchia] (pl. orecchie s. f., non com. orecchi). - 1. (anat.) a. [organo dell'udito, costituito da un complesso di strutture interne ed esterne]. b. [la parte esterna dell'organo dell'udito] ≈ Ⓖ (region.) orecchia, padiglione auricolare. ● Espressioni: fig., tirare le orecchie (a qualcuno) [muovere un rimprovero] ≈ ammonire (ø), redarguire (ø), rimproverare (ø), riprendere (ø), sgridare (ø). ↔ elogiare (ø), ecomiare (ø), lodare (ø). 2. (estens.) [funzione uditiva: avere gli o. buoni] ≈ udito. ● Espressioni: duro d'orecchio [dall'udito debole] ≈ sordo; fig., fam., mettere una pulce in un orecchio (a qualcuno) [ingenerare un dubbio, un sospetto in qualcuno: mettere una pulce in un o. al marito] ≈ insinuare un dubbio (o un sospetto) (in), insospettire (ø); fig., porgere (o prestare) orecchio (a qualcuno) [prestare attenzione a chi parla] ≈ ascoltare (ø), dare ascolto, (fam.) dare retta, obbedire, prestare (o porgere) ascolto, seguire (ø), (fam.) stare a sentire (ø). ↔ disobbedire, [con riferimento a una norma, un divieto e sim.] contravvenire. 3. [istintiva sensibilità musicale: avere (un buon) o.] ≈ ⇓ intonazione, ritmo. 4. (fig., non com.) [piegatura nell'angolo superiore della pagina di un libro, di un quaderno e sim.] ≈ [→ ORECCHIA (2)]. ◉ In generale, la variante femm. orecchia, ant. o region., è meno com. di orecchio. Tuttavia, nella maggior parte delle espressioni e delle locuz., in senso proprio e fig., è la forma femm. ad essere più frequente. Il pl. orecchi è ant. e d'uso corrente nel linguaggio della medicina.