orchestrare
v. tr. [der. di orchestra] (io orchèstro, ecc.). – 1. Nella composizione di musica per orchestra, scrivere le parti dei varî strumenti della partitura determinando, nel processo creativo dell’opera, il modo di combinare tra loro le varie voci strumentali per ottenere gli effetti timbrici desiderati: o. il primo, il secondo atto di un’opera; mi resta ancora da o. il finale. Meno corretto l’uso come sinon. di strumentare. 2. fig. Fare in modo che, in un’azione cui prendono parte elementi diversi, questi concorrano all’effetto o al risultato voluto: o. un’azione scenica; o. una cerimonia; o. una discussione, un dibattito; quindi anche preordinare, predisporre a un dato fine con una organizzazione accorta ed efficace: o. una dimostrazione, una serie di scioperi; o. un lancio pubblicitario, una campagna elettorale. Meno com., nel linguaggio della critica letteraria, amalgamare e armonicamente fondere i varî elementi o toni di un componimento in prosa o in versi, in vista di un effetto d’insieme: o. una pagina; l’italiano ... è congenitamente incapace di concepire trame e di o. sviluppi in opere narrative (Arbasino); per lo più nel part. pass.: una prosa bene orchestrata.