opzione1
opzióne1 s. f. [dal lat. optio -onis, che ha la stessa radice di optare «optare»]. – Libera scelta, atto della volontà con cui si opta per l’una o per l’altra di due o più soluzioni, di due o più possibilità che si escludono a vicenda: esercitare il diritto, la facoltà di o.; fare l’o. fra due incarichi. In partic., in diritto privato, o. in materia contrattuale, patto in base al quale una delle parti rimane vincolata a una propria dichiarazione negoziale e l’altra ha facoltà di accettarla o no, dando così luogo alla conclusione del contratto cui l’opzione si riferisce. Nel diritto internazionale, l’opzione è il potere giuridico degli abitanti dei paesi oggetto di cessioni territoriali da uno stato all’altro, di esprimere la volontà di conservare o di riacquistare la cittadinanza dello stato cedente. In diritto canonico, o. concistoriale, diritto riconosciuto ai cardinali dell’ordine dei preti di passare ad altro titolo resosi vacante o a una sede suburbicaria, e ai cardinali dell’ordine dei diaconi di passare ad altra diaconia vacante o anche all’ordine dei preti. Nelle società per azioni, diritto di o. (o di scelta), il diritto riconosciuto a favore degli azionisti delle società di essere preferiti nelle sottoscrizioni delle azioni di nuova emissione. Nel linguaggio politico, opzione zero, locuz. (ricalcata sull’ingl. zero option, o anche no option) con cui è stato indicato il programma, proposto a più riprese e con clausole diverse da parte degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica, di eliminazione graduale dei proprî armamenti nucleari; alla fine del 1987 è stato concluso dalle due parti un accordo che prevede lo smantellamento di tutti i missili a testata nucleare installati in Europa su basi fisse o mobili (la locuz. è stata in seguito applicata, nel linguaggio giornalistico, anche a questioni d’altra natura).