opportuno
agg. [dal lat. opportunus, der. di portus -us «porto», col pref. ob-; propr. «che spinge verso il porto», detto del vento]. – Che viene a proposito, che è adatto alle condizioni del momento, alle necessità o al desiderio: fissare il tempo e il luogo o. per un colloquio; servirsi dei mezzi più o.; praticare le cure o. al caso; accamparsi in terreno o.; svolgere le o. indagini; prendere gli o. accordi; le istruzioni saranno comunicate al momento o.; non è stata una mossa molto o.; farò ciò che torna più opportuno. Con valore neutro in funzione predicativa: sarà o. non parlarne per ora; trovò più o. mantenere il silenzio; abbiamo creduto o. rinviare la seduta; non m’è parso o. dirglielo; ritieni o. avvertirlo? Riferito a persona, che agisce con opportunità (contrapp. a inopportuno e più spesso a importuno): Quando poi d’età carco Il bisogno lo stringe, Chiede o. e parco Con fronte liberal che l’alma pinge (Parini); nell’uso com., è più frequente in forma negativa, per litote: non sei stato o. a svegliarmi a quest’ora; un visitatore poco opportuno. ◆ Avv. opportunaménte, con opportunità, a proposito, in maniera adatta: provvedere opportunamente; giungi molto opportunamente; un’osservazione fatta opportunamente; i termini per la consegna dovrebbero essere opportunamente rinviati.