opimo
agg. [dal lat. opimus, di origine incerta], letter. – Grasso, pingue: offrire in sacrificio agli dèi vittime o.; Ci ungemo i corpi di quel grasso opimo Che ritroviamo all’intestina intorno (Ariosto); D’opima carne e di vin vecchio empiendosi (Caro). Per estens., fertile, abbondante di frutti: terra o.; campi o.; o anche d’animali: Nell’opima di greggi odrisia terra (V. Monti). Più genericam., copioso, ricco: preda o.; spoglie o. (anche in senso fig.); dai Romani erano dette spoglie o. (spolia opima) le spoglie del comandante nemico ucciso in battaglia dal generale romano vittorioso, il quale le dedicava nel tempio di Giove Feretrio (secondo alcuni, in assoluto, le spoglie del generale nemico ucciso).