onorare (ant. orrare) [lat. honŏrare, der. di honos -oris "onore"] (io onóro, ant. òrro, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [circondare di stima e di ossequio; riconoscere e attribuire l'onore dovuto a persona o cosa: onora il padre e la madre] ≈ ossequiare, rispettare. ↑ venerare. ↔ disonorare, offendere. ↑ disprezzare, insultare, vilipendere. b. [fare atto che dimostri la stima, l'ossequio e sim. verso qualcuno, anche con la prep. di del secondo arg.: mi ha voluto o. di una sua visita] ≈ fare onore (a), omaggiare, (non com.) pregiare. 2. (non com.) [fare oggetto di profonda devozione: o. le reliquie d'un santo] ≈ adorare, venerare. ↔ dissacrare, profanare. 3. [costituire motivo di onore: la tua presenza mi onora] ≈ gratificare, lusingare, (lett.) ornare. 4. a. [mantenere fede a un vincolo e sim.: o. i propri impegni] ≈ adempiere (a), rispettare, soddisfare. ↔ mancare (ø, a), venire meno (a). b. [fare fronte agli impegni economici assunti: o. un debito] ≈ estinguere, liquidare, pagare, regolare, saldare, (non com.) solvere. ■ onorarsi v. rifl. [ritenere per sé un onore, con una prop. esplicita o implicita: la patria si onora di avere un così grande figlio] ≈ fregiarsi, gloriarsi, pregiarsi, vantarsi. ↔ dispiacersi, rammaricarsi, vergognarsi.