ombreggiatura
s. f. [der. di ombreggiare]. – 1. a. L’operazione e il modo di ombreggiare, di rappresentare cioè il rilievo nel disegno, nell’incisione, nella pittura, mediante ombre o toni scuri ottenuti col tratteggio o con la tinta; è un sistema usato anche in cartografia, e spec. nelle carte topografiche, per rendere più evidente il rilievo delle zone di collina e di montagna. b. Le ombre stesse, il chiaroscuro così ottenuto: ha le iridi talmente chiare che sembrano sparire nel bianco del bulbo oculare, che fanno una specie di o. sfumante intorno alle pupille scurissime e puntiformi (Marcello Fois). 2. In tessitura, sfumatura che consiste in un passaggio di gradazione da un’armatura effetto trama a un’armatura effetto ordito e viceversa; si ottiene aggiungendo a una armatura di base dei punti di legatura in gradazione; con tale sistema si possono riprodurre paesaggi, ritratti di persone, ecc., impiegando catena chiara e trama scura.