ombelicale
(meno com. ombellicale, umbilicale) agg. [der. di ombelico]. – 1. a. In anatomia, dell’ombelico, relativo all’ombelico: cordone (o funicolo) o., il cordone che durante lo sviluppo fetale dei mammiferi placentali collega l’embrione alla placenta, e al cui interno passano vasi sanguigni che si connettono ai capillari della placenta e, attraverso questi, alla circolazione materna, assicurando l’apporto di ossigeno e sostanze nutritive all’embrione e consentendo l’eliminazione dei suoi prodotti di rifiuto; al momento della nascita tale funzione si esaurisce e il cordone viene reciso (per gli usi fig. dell’espressione, v. oltre, al n. 2); cicatrice o., cicatrice formatasi dopo la caduta del cordone ombelicale; capezzolo o., rilievo irregolare che sorge dalla depressione dell’ombelico; cercine o., orlo cutaneo che circoscrive la depressione dell’ombelico. b. In patologia, ernia o., estroflessione del peritoneo e di un’ansa intestinale, talvolta anche di parte dell’epiploon e dello stomaco, nella regione ombelicale. c. In embriologia, vescicola o., altro nome del sacco vitellino dei mammiferi. 2. In usi fig., cordone o., stretto legame, forte vincolo o connessione, e sim.: non è ancora riuscito a tagliare il cordone o. che lo lega alla sua famiglia; voleva liberarsi del cordone o. che lo legava al passato. In astronautica, cordone o., il fascio di cavi elettrici e di tubi che connette un missile alla sua torre di lancio e che si stacca all’atto del lancio; per analogia, anche il collegamento fra la tuta di un astronauta e certi servizî di bordo di un’astronave (circuiti di comunicazione, alimentazione di aria, ecc.). 3. In matematica, punto o. di una superficie, particolare punto, chiamato più spesso ombelico (v.); punto doppio o., di una curva algebrica piana, punto doppio isolato in cui le tangenti principali sono rette isotrope.