oltrepassare
(ant. oltrapassare) v. tr. [comp. di oltre- (o oltra-) e passare]. – Passare andando oltre: o. il confine; o. la soglia; non so perché non riesco mai a uscire dalla città, il suo mondo sfinito è un incantesimo che non posso o. (Daniele Del Giudice); anche come sinon. di doppiare, nella navigazione: o. un capo, un promontorio. In senso fig., o. i limiti, o. la misura, andare oltre i limiti fissati dalla convenienza, oltre il grado di sopportazione. Con compl. oggetto di persona, o. qualcuno, passargli avanti nella corsa, superarlo nel punteggio o nella classifica in una gara, e simili. ◆ Part. pass. oltrepassato, anche come agg.; in partic., in architettura, arco oltrepassato (più precisamente, arco a sesto oltrepassato), quello determinato da una o più curve i cui centri siano posti al di sopra della linea d’imposta dell’arco stesso: ne sono esempî l’arco eccedente (o «a ferro di cavallo») e alcuni archi polilobati.