olio
òlio (region. òglio) s. m. [lat. ŏleum, dal gr. ἔλαιον]. – Nome generico di numerose sostanze di origine vegetale, animale o minerale, liquide a temperatura ordinaria, diverse per composizione e proprietà ma somiglianti tra loro per certe caratteristiche esterne (untuosità, densità generalmente inferiore a uno, insolubilità nell’acqua, ecc.), diversamente classificate nell’uso a seconda della natura, consistenza, proprietà, impiego, ecc. Con la denominazione di olî s’intendono comunem. i grassi che sono liquidi a temperatura ambiente (detti talora anche olî grassi), di origine vegetale o animale. 1. Olî vegetali: sono ricavati per spremitura a caldo o per estrazione con solvente dalle farine dei semi di numerose piante (sesamo, ricino, colza, lino, arachide, girasole), o dalla spremitura della polpa di alcuni frutti (dell’olivo, della palma da olio), o dal germe delle cariossidi di alcuni cereali (mais, grano); costituiti essenzialmente da trigliceridi, hanno composizione diversa per la natura e la prevalenza degli acidi grassi esterificati con la glicerina, e contengono, in piccola percentuale, fosfatidi, pigmenti, steroli; alcuni (o. di oliva, di girasole, di arachide, di soia, ecc.) vengono largamente usati nell’alimentazione, mentre altri, contenendo maggior quantità di acidi insaturi che conferiscono loro proprietà siccative (o. siccativi e semisiccativi), trovano impiego nell’industria delle vernici, del linoleum, ecc. In partic.: a. O. di oliva (o semplicem. olio), quello estratto dalla spremitura delle olive, largamente usato, spec. nei paesi mediterranei, per condire, cuocere, friggere, conservare gli alimenti: o. di prima, di seconda qualità; o. limpido, torbido, rancido; sardine, tonno, carciofini, funghi sott’olio; anche a norma di legge il nome di olio o di olio di oliva è riservato al prodotto della lavorazione dell’oliva, che, in Italia, viene distinto in o. extra vergine d’oliva, ottenuto per semplice spremitura e con acidità massima dell’1%, o. sopraffino vergine d’oliva, o. fino vergine d’oliva e o. vergine d’oliva, ottenuti come il primo ma con acidità crescenti fino al 4%; con la denominazione o. d’oliva si indica una miscela di olio vergine con olio rettificato (o. lampante, avente acidità superiore al 4%, opportunamente purificato); o. di sansa, ricavato dalla sansa per estrazione con solventi, commercializzato previa rettificazione ed eventuale aggiunta di olio vergine. Con riferimento all’uso, in passato, dell’olio di oliva per illuminazione: o. da ardere; o. per la lucerna; lampada, lume, lumino a olio. b. O. di semi, olio per uso alimentare (o. di arachidi, di cotone, di girasole, di mais, di soia, ecc.), industriale (o. di cocco, di lino, di resina, ecc.), medicinale (o. di ricino), ecc. c. O. di resina, olio ottenuto distillando la colofonia fuori del contatto dell’aria; è un liquido di colore dal giallo al bruno, viscoso, incolore, dal sapore caratteristico, usato per il suo elevato potere penetrante negli inchiostri da stampa e, per la sua bassa conducibilità elettrica e termica, nell’impregnazione di carte per rivestimento di cavi elettrici. d. Senz’altra specificazione, il termine indica anche l’olio vegetale in cui vengono stemperati i colori: vernici, colori a o.; dipingere a o.; un quadro a o. (e, assol., un olio, un quadro, un dipinto a olio: un o. di De Chirico). La pittura a olio si esegue generalmente su tele o tavole di legno che hanno subìto una preventiva preparazione, utilizzando per agglutinare le materie coloranti un olio vegetale (di lino, papavero, noce, canapa), cui si associano essenze (trementina, essenza di lavanda, di spigo, di rosmarino, di petrolio) per rendere più fluidi i colori, e vernici per aumentare la vivezza dei toni e a scopo protettivo. e. Locuz. e modi prov. (che si riferiscono in genere all’olio di oliva): chiaro come l’o., di un fatto o di una verità evidente; zitto, cheto come un o., detto di persona: E per dell’ore poi resta lì fermo, Duro, in panciolle, zitto come un o. (Giusti); liscio come un o., del mare quand’è molto calmo; tutto è andato liscio come l’o., senza alcun intoppo; la verità è come l’o., torna sempre a galla; a macchia d’o., locuz. spesso usata con riferimento al rapido e continuo espandersi, senza precisi criterî, di molte città moderne (anche in usi fig., v. macchia1, n. 1 d). Meno com., gettare o. sulle fiamme o sulla vampa, rinfocolare ire, animosità, passioni e sim.; gettare o. sui marosi, sulle onde, portare calma e distensione, col proprio intervento, in una situazione burrascosa (con riferimento all’uso, nella navigazione con mare molto grosso, di gettare sulle onde, dalla parte di sopravvento, una certa quantità di olio vegetale (o minerale) che, per effetto della sua elevata tensione superficiale, riesce a frenare l’impeto delle onde. f. O. sacro, l’olio d’oliva consacrato dal vescovo nella funzione del giovedì santo, usato nella liturgia cattolica per l’unzione degli infermi, il battesimo, la cresima e altre consacrazioni. Nel linguaggio com., o. santo, l’olio sacro usato per i malati, e anche il sacramento dell’unzione degli infermi (già detto estrema unzione): dare, amministrare, ricevere l’o. santo; quindi, impropriam., essere all’o. santo, essere agli estremi, anche in senso fig.; non com., ridursi all’o. santo, fig., indugiare fino all’ultimo, quando ormai non c’è più tempo. Con altro sign., in alcune regioni merid., è chiamato o. santo un infuso di olio d’oliva aromatizzato con peperoncini rossi piccanti, usato per condire verdure e paste. 2. Olî animali: esteri della glicerina e degli acidi grassi, presenti negli animali terrestri e marini, spesso distinti in olî e in grassi, secondo che siano o no liquidi a temperatura ambiente. Gli olî ricavati da pesci (tonni, sarde, acciughe, aringhe) e da cetacei, contenenti notevole quantità di acidi fortemente insaturi, di odore e sapore caratteristico, colore dal giallo al bruno, sono poco usati a scopi alimentari, ma trovano impiego nella concia delle pelli, nella preparazione del degras, nella tempra, e per ottenere grassi idrogenati usati poi nella preparazione di saponi. In partic., o. di fegato, ricchissimo di vitamine, ricavato dai fegati del merluzzo e del pescecane; o. di piede, ottenuto per ebollizione dalle ossa metatarsiche e metacarpiche (cioè dallo zoccolo al garretto) di bovini, equini e ovini, molto fluido, usato come lubrificante per meccanismi di orologi, macchine da cucire, fucili. 3. Olî minerali: liquidi costituiti da miscele di idrocarburi che, come i petrolî, si rinvengono in natura; si considerano tali e si denominano o. grezzi (o semplicem. grezzi, o greggi) anche i prodotti ottenuti dalla distillazione di asfalti (o. d’asfalto), di scisti bituminosi (o. di scisto), di ligniti, carboni bituminosi, ecc. O. distillati e o. residui, i prodotti che si ottengono dalla lavorazione (distillazione, cracking, reforming, ecc.) dei grezzi, distinti, a seconda dell’uso, in o. combustibili, lubrificanti, ecc. (per i quali v. ai singoli agg.); in molti casi, spec. per impieghi particolari in cui gli olî provenienti dal mondo naturale non riescono a soddisfare i requisiti richiesti, si utilizzano olî sintetici (per es., come lubrificanti). O. isolanti e dielettrici, materiali isolanti liquidi generalmente derivati dalla distillazione sotto vuoto di olî minerali e talvolta ottenuti per via sintetica; o. da tempra, usati per i bagni di raffreddamento degli acciai; o. Diesel, residuo della distillazione del petrolio impiegato come carburante nei motori Diesel di tipo lento (per es., motori per propulsione navale); o. emulsionabili o solubili o da taglio, olî contenenti in sospensione dei saponi e che, in acqua, formano soluzioni destinate a raffreddare e lubrificare gli utensili per la lavorazione dei metalli; o. idraulici, adoperati negli impianti oleodinamici. Senz’altra determinazione, la parola è usata per indicare l’olio lubrificante: dare, iniettare l’o. (a un congegno, a una macchina); cambiare l’o., al motore di un autoveicolo. 4. Olî essenziali o eterei o volatili: miscele di terpeni, comprendenti le essenze odorose (v. essenziale). 5. In denominazioni di preparati industriali e farmaceutici: a. O. soffiato (o ispessito o ossidato), olio di lino, di colza, di cotone, di pesce, reso viscoso mediante ossidazione ottenuta insufflando aria o ossigeno a temperatura compresa tra quella ordinaria e 120 °C, in presenza o no di catalizzatori; viene usato per la fabbricazione di vernici. b. O. medicato, preparazione farmaceutica ottenuta solubilizzando con olio (di solito, olio d’oliva) principî medicamentosi varî (canfora, cantaride, giusquiamo, fosforo, ecc.). c. O. solare, nome generico di prodotti liquidi a base di sostanze grasse o comunque di consistenza oleosa, usati per proteggere la pelle dai raggi solari e ottenere un’abbronzatura uniforme. d. Per l’espressione fam. scherz. olio di gomiti, (o anche, meno spesso, olio di gomito), v. la voce gomito, nel sign. 1.