ogamico
ogàmico agg. [der. dell’irland. ógham, medio irland. ogom o ogum, che è il nome della scrittura] (pl. m. -ci). – Denominazione dell’alfabeto (e quindi della scrittura) usato in Irlanda nei primi secoli dell’era cristiana e successivamente in Scozia e nel Galles: attestato prevalentemente in brevi messaggi o iscrizioni funerarie su pietra e solo eccezionalmente in manoscritti (per es., nelle glosse del sec. 9° al testo del grammatico Prisciano conservato nell’abbazia di San Gallo in Svizzera), tale alfabeto aveva il carattere di un codice crittografico e si basava su venti gruppi di linee parallele, da una a cinque, le quali tagliavano obliquamente o perpendicolarmente una linea dritta di riferimento (che nelle iscrizioni su lastre di pietra poteva coincidere con uno spigolo verticale), oppure erano disposte a destra o a sinistra di essa, dando così origine ai segni corrispondenti alle cinque vocali (talora rappresentate da punti invece che da linee) e a quindici consonanti. Anche, scritto, redatto con tale alfabeto: iscrizioni o.; testi ogamici.