officina
s. f. [dal lat. officina, da un prec. opificina, der. di opĭfex -fĭcis «operaio, artigiano», comp. dei temi di opus -ĕris «opera» e facĕre «fare»]. – 1. a. Impianto, a carattere industriale o artigiano, attrezzato con macchine operatrici di quantità, dimensioni e tipi diversi, nel quale si effettuano lavorazioni meccaniche e metallurgiche inerenti alla fabbricazione di semilavorati, di macchine, di organi e parti meccaniche e strutturali, e all’esecuzione di montaggi, riparazioni, revisioni e manutenzioni: o. meccanica, metallurgica, elettromeccanica, automobilistica, ferroviaria, aeronautica; o. di elettrauto, per montaggio, riparazioni e revisioni dell’impianto elettrico degli autoveicoli. b. Parte di uno stabilimento industriale, e talora, per estens., lo stabilimento stesso, secondo un uso del termine molto più frequente nel passato, attualmente conservato al plur. nella ragione sociale di grandi stabilimenti industriali o artigiani: Officine Galileo, O. aeronavali di Venezia, O. grafiche Arnoldo Mondadori. c. Con sign. più ampio, ma oggi raro, laboratorio artigiano per attività non meccaniche: o. del falegname, del vetraio, del vasaio; o. tipografica, litografica. d. Laboratorio farmaceutico annesso o no a una farmacia (tale uso del termine, antiquato, rimane oggi solo in denominazioni storiche e tradizionali, oltre che nell’agg. officinale che ne deriva). e. Anticam., qualsiasi luogo dove si lavorasse e si producesse, anche a scopo culturale (come, per es., le o. scrittorie); quest’uso si conserva talvolta nella denominazione di alcune botteghe d’arte, centri di studio e sim. (per es., o. teatrale), oltre che in espressioni fig.: l’o. del poeta (talora anche fucina). 2. Con denominazioni e usi partic.: a. Nell’esercito, o. campale (o mobile), officina inquadrata nelle unità dell’esercito e destinata a seguire da vicino i reparti per eseguire riparazioni di parti del materiale (artiglierie, armi portatili, automezzi, attrezzature varie del genio, ecc.). b. Nella marina milit., o. mista, ciascuno degli impianti a terra che, senza avere l’importanza e la competenza di un arsenale, possono eseguire lavori di manutenzione e di riparazione nel campo navalmeccanico e dell’armamento; in funzione appositiva, nave o., nave appositamente costruita o adattata per servire da officina mobile al servizio della flotta. c. Officina carte-valori, stabilimento di arti grafiche, attualmente facente parte dell’Istituto Poligrafico dello Stato, destinato alla produzione di stampati comunque rappresentativi di valori e sottoposto a speciali controlli. d. In paletnologia, o. litica, luogo dove il rinvenimento di schegge di pietra, strumenti litici abbozzati, ecc., fa presumere si svolgesse, in epoca preistorica, la lavorazione della pietra stessa. 3. Nel linguaggio della massoneria, sinon. di loggia.